giovedì 17 settembre 2009

Disoccupati



Non è facile ritrovarsi disoccupati.
Di certo non siamo né i primi né saremo gli ultimi a subire questa condizione.
Quando con il lavoro ti sottraggono anche un sogno, sulla lingua si sente qualcosa, come una palla ancora più amara dell'amaro. Vorresti piangere, ma i motociclisti non piangono mai quindi preferisci pensare al futuro. Ti ripeti che chiusa una porta si apre un portone, che il mondo è pieno di stronzi ma che in fondo è l'unico mondo in cui ti è dato vivere e concludi che chi dorme non piglia pesci.
Così ti fai coraggio e cerchi una soluzione
Per fortuna puoi condividere i tuoi pensieri con qualcuno che stimi veramente. Qualcuno che ti ascolta non perché vuole da te qualcosa. Semplicemente ti ascolta e ti risponde pure e inizia un dialogo.
Il nostro è un dialogo che va avanti da qualche mese, da quando ritrovandoci con il culo per terra per colpa dell'ennesimo editore, ci è entrato in testa di fare tutto da soli.
I-N-D-I-P-E-N-D-E-N-T-I
Non dover rendere conto a nessuno se non a noi stessi e a chi avrà il piacere di leggerci, seguirci e partecipare a un nuovo modo di intendere il giornalismo di settore.
Forse siamo degli esaltati o semplicemente degli sprovveduti, ma non potremo mai dire di non averci provato fino in fondo.
Disoccupati si diventa, testardi si nasce.

(nella foto di Serra, Massi era pronto al gesto estremo. Ahìnoi qualcuno lo ha fermato).

mercoledì 16 settembre 2009