giovedì 31 dicembre 2009

Buonanotte 2009




Oggi si chiude il 2009, l'ultimo anno del decennio, l'anno in cui tutti abbiamo sentito l'acutizzarsi della crisi, il primo anno di Obama alla guida degli States e della prima gara di Simoncelli in SBK (giusto per ricordare due fatti importanti sul piano internazionale). Il 2009 del successo di Arisa a San Remo: sincerità.
Il 2009 dello strapotere sportivo della Yamaha e della drammatica decisione della sua dirigenza di chiudere una parte dello stabilimento di Gerno di Lesmo con relativi 60 licenziamenti. Il 2009 in cui stessa sorte è capitata ai colleghi di Mandello Del Lario e agli americani della Buell e purtroppo a molti altri lavoratori, non solo delle due ruote.
Il 2009 del terribile terremoto in Abruzzo e dell'alluvione nel messinese. Il 2009 delle statuette del duomo e degli psicolabili che invocano vendetta e scavalcano transenne e security. Il 2009 delle trans e del ritorno in voga del partito dell'amore. Il 2009 dell'Inter che non convince in Champions (beh questa non è un'esclusiva del 2009). Il 2009 dei video scandalo e dei ricatti, della condanna a Fabrizio Corona che in un attimo di lucidità ha dichiarato "questo paese è una merda". Pare ci sia arrivato da solo.
Il 2009 in cui anche noi di Real-Bikes abbiamo conosciuto la disoccupazione e abbiamo cercato di reagire con l'unica arma che possediamo: la testa dura. Il 2009 in cui abbiamo scoperto che si poteva fare, il 2009 in cui ci siamo sentiti prima sconfitti e poi di nuovo in battaglia. Il 2009 in cui abbiamo amato, sperato, pianto e riso (poco, ma ogni tanto è successo e pure di gusto). Il 2009 in cui abbiamo gioito, sudato, studiato, imparato e reagito. Il 2009 che ci è sembrato un limbo e che ci lascia ancora con un'incertezza fastidiosa. Molte domande attendono questo 2010: si parlerà ancora incessantemente di crisi? Rossi vincerà di nuovo? La Multistrada sarà un successo commerciale? La BMW saprà imporsi anche nel segmento delle sportive? Il Parlamento farà qualcosa per la sicurezza stradale oltre a comprare delle auto blu più sicure? Internet vincerà il Nobel per la Pace? La Moto2 sarà un bidone? Pedrosa farà a spallate con Lorenzo per la gioia del pubblico spagnolo? Simoncelli riuscirà a pettinarsi?
Non ci resta che attendere. Nel frattempo auguriamo a tutti un buon brindisi.
Buonanotte 2009, nulla di personale, ma non ci mancherai.

martedì 22 dicembre 2009

Buon Natale

(Photo credit: Funboy30)


Siete stati bravi quest'anno? Avete fatto l'albero? E il presepe? Preparato calze e dolciumi vari? E il panettone nel camino per attutire il colpo? Bene, perché manca poco, siamo agli sgoccioli. Ancora poche ore e sarà Natale. Qui a Real-Bikes grazie all'intervento della piccola Eleonora possiamo dire di avere uno sfavillante albero di Natale, quanto alle buone azioni siamo un pochino carenti. Ci rimangono ancora pochi giri di lancetta per recuperare in extremis la fiducia di quel vecchio barbuto privo di gusto nel vestirsi. Per fortuna che il Natale viene una volta l'anno perché non riusciremmo a fare i buoni a lungo. Cerchiamo di farlo ora perché prevediamo che anche per il 2010 tenderemo più al bastardo.

Vorremmo fare gli auguri di Natale a tutti, in particolare a chi ci vuole male (come dare loro torto?). Il nostro primo pensiero è sempre per loro.
Vorremo poi fare gli auguri a tutti i nostri amici e collaboratori, persone fantastiche senza le quali RB sarebbe rimasto solo un'idea: grazie per la professionalità e per l'entusiasmo. Siamo all'inizio, ma abbiamo dato una bella spedalata e il motore si è acceso...
Buon Natale a chi ha già creduto in noi e a chi si è fidato.
Auguri a chi preferisce stare a guardare, noi preferiamo giocare. Poi casomai ne riparliamo quando c'è da tirare un po' il fiato ché il fisico è quello che è.
Tanti auguri agli operai di Gerno di Lesmo che in queste ore stanno sfidando la neve sul tetto di un'azienda che non li vuole più. E tanti auguri alla Yamaha che ha dovuto prendere una decisione difficile e impopolare ma ha cercato la correttezza comunque.
Tanti auguri a Valentino Rossi e a Ben Spies che quelle Yamaha quest'anno le hanno fatte volare. Sono stati i più forti, non ce n'è.
Buon Natale alla Ducati anche se le è partito l'embolo dell'elettronica. Chissà quante lucine a Borgo Panigale...
Buon Natale alla Dorna, anche se ha ucciso la 250 (qui magari un po' di carbone...).
Tanti auguri a Jorge Lorenzo, a Stoner, a Simoncelli (però basta parolacce!) e a tutti i giovani talenti del motociclismo mondiale che ci fanno emozionare ad ogni gara.
Tanti auguri a tutti i colleghi giornalisti e fotografi che con onestà fanno il proprio lavoro anche quando si fa dura.
Buon Natale a chi lavora e a chi è in cassa integrazione. Il triplo di auguri a chi un lavoro non ce l'ha più.
Tanti auguri ai costruttori cinesi affinché imparino. Ma tutto però!
Tanti auguri a Moto Morini, a Benelli e a Bimota perché non sono e non siano solo storia.
Buon Natale e buon riposo ai designer della Suzuki che hanno bisogno di un po' di relax.
Tanti auguri alla MV Agusta che non molla neanche quando le staccano l'ossigeno e alla Harley-Davidson che invece l'ha mollata dopo la luna di miele. Non poteva funzionare.
Tanti auguri alla Honda che quest'anno ha fatto una cosa sola ma l'ha fatta bene (la VFR). E in particolare auguri e un in bocca al lupo a Carlo E. detto "Curly Wurly".
Buon Natale agli operai di Mandello del Lario che sono sempre di meno e buon Natale a Pierre Terblanche nella speranza che i suoi concept non siano la balla che sembrano. Buon Natale alla Piaggio e a Roberto Colaninno affinché non si dimentichino mai che producono moto.
Tanti auguri ai nostri parlamentari, sperando che tra uno scudo fiscale e un incentivo per l'auto si ricordino anche dell'azienda delle due ruote e soprattutto della sicurezza stradale di milioni di italiani. Buon Natale a maggior ragione a chi come l'Associazione Motociclisti Incolumi combatte per la nostra sicurezza.
E, ovviamente, tanti auguri a noi: scusateci ma siamo abituati così, se qualcosa non la troviamo ce la facciamo da soli.

mercoledì 16 dicembre 2009

Letture: La rivoluzione in bicicletta

LA RIVOLUZIONE IN BICICLETTA
di Mempo Giardinelli
Edizione Le Fenici tascabili, Guanda, 2009
266 pagine, 8.50 euro


"La rivoluzione in bicicletta" è uno di quei libri in cui ci si imbatte per caso e che sempre per caso ti rimangono attaccati alla mano. L'argentino Mempo Giardinelli non è un nome illustre della letteratura contemporanea ma ha al suo attivo una decina di bei titoli, tra cui "Finale di romanzo in Patagonia" e (ho scoperto poi) ha pure una faccia simpatica (potete controllare su www.mempogiardinelli.com). Pubblicato da Guanda per la prima volta nel 2003 e da qualche mese disponibile in edizione tascabile, "La rivoluzione in bicicletta" è un racconto che sta al confine tra il memoir e la narrativa, tra invenzione letteraria e racconto storico. Sin dalle prime righe ci si immerge nel polveroso Chaco argentino. Nel calore estivo un vecchio esule paraguaiano, ex maggiore dell'esercito, fabbrica mattoni con l'aiuto di moglie e figli in attesa che la sua rivoluzione ritorni a chiamarlo alle armi. Lontano dalle battaglie politiche e dagli ideali di partito ha sacrificato la sua vita e quella della sua famiglia per il sogno di una rivoluzione democratica che restituisse al suo popolo futuro e dignità. Sollevazioni militari che egli stesso ha capeggiato dalla sella della bicicletta. Una giornata vissuta alternativamente al fianco e nei racconti del vecchio combattente che non si arrende all'età, agli acciacchi e alle ossessioni oltre che alla possibilità che la rivoluzione possa morire e non tornare mai più. "La rivoluzione in bicicletta", al di là di alcuni nomi inventati, è la storia vera, poetica e commovente di uno dei rari rivoluzionari che hanno raggiunto la senilità e loro malgrado la pensione. Lo stile narrativo di Giardinelli con mestiere e sensibilità possiede tutto il calore sudamericano. Con un linguaggio diretto e vivace trascina il lettore dentro e fuori i pensieri del protagonista in un libro da leggere tutto d'un fiato.

RB SCORE 6/7


venerdì 4 dicembre 2009

Gli ultimi arrivati


Cosa possono dirvi di nuovo gli ultimi arrivati?
Beh... intanto che sono arrivati.
Da oggi il sito Real-Bikes.com è attivo. Di conseguenza ora ci tocca lavorare sul serio.
Per noi è già una grande conquista: la possibilità di poter raccontare e commentare quello che avviene nel mondo moto (ma come vedrete non solo in quello) senza filtri di alcun tipo è una soddisfazione che, per citare un noto spot, non ha prezzo. Tra la notizia, noi e voi non ci sono barriere, non ci sono interessi di gruppi industriali ed editoriali, c'è solo la nostra forza di volontà, la voglia di sperimentare e quel prurito che ogni tanto ci prende quando constatiamo come funzionano certe cose qui in Italia. Ma oggi non è giorno di polemiche, oggi è giorno di festa.

Non ci piace raccontare balle o peggio essere retorici. Non vi diremo mai che il nostro successo sarà il vostro successo e non vogliamo introdurre il nostro lavoro con promesse elettorali. Se vi stiamo simpatici seguiteci, stiamo cercando nel nostro piccolo di cambiare il mondo. Immaginateci se volete come dei presuntuosi Don Chisciotte in motocicletta. Non è nostra minima intenzione porci in contrapposizione con le testate e i giornalisti che da anni svolgono con serietà e onestà il proprio mestiere, desideriamo offrirvi soltanto una nuova chiave di lettura.

La moto è libertà è indipendenza ma è anche divertimento e cercheremo di tenerlo sempre a mente.

Quello che vedete da oggi all'indirizzo www.real-bikes.com è l'anteprima del nostro sito, in gergo è quella che viene detta Versione Beta (qui non c'entra la nota factory toscana) o Versione Test se preferite. Già perché qui è tutto un cantiere in continua evoluzione e la versione definitiva arriverà a gennaio, promesso. Perdonate dunque se alcune funzioni sono ancora inibite, ma avevamo la "fregola" di andare on-line e capire le vostre reazioni. Siamo sulla strada giusta? Ditecelo a info@real-bikes.com.
Ci auguriamo che quello che diciamo, facciamo, scriviamo e fotografiamo sia di vostro gradimento. Da oggi iniziano le trasmissioni e ogni vostro contributo non è solo lecito, è gradito.
Buon divertimento.