venerdì 14 maggio 2010

Dritti a North West - giorno 4


Orde di centauri spuntano all'orizzonte e prendono possesso della città di Ballymoney, il principale centro urbano vicino al “triangle”, e delle zone limitrofe, accolti calorosamente dalla popolazione locale che accetta di buon grado l'intasamento delle viuzze e dei bar. Perché la North West è passione senza riserve, ma è anche business. Rappresenta l'attrazione principale per queste zone, l'unico evento in grado di portare qui una massa tale di turisti.

È la vigilia della gara e l'invasione su due ruote è ormai evidente. Prima di entrarci con entrambe le scarpe e diventarne parte, però, spendiamo buona parte della giornata sulla strada costiera che porta alle famose “Giant's Causeway”, le rocce di basalto dall'incredibile forma esagonale. Non ci sono aggettivi in grado di descrivere un simile paesaggio e il solo che mi viene in mente è unico. Come motociclista sono, però, più attratto dalla strada che vi ci porta, un tripudio di saliscendi, curve dolci e scorci di oceano. La fatina del bel tempo, oggi, ci grazia e il cielo è terso e la temperatura è perfetta per andare in moto. Strabuzziamo gli occhi e siamo emozionati come non c'era ancora capitato.

Arriviamo a Ballymoney e anche noi, come le migliaia di motociclisti che vengono qui, ci fermiamo a rendere omaggio ai fratelli Dunlop, Joey e Robert. Scomparsi in gara – il primo a Tallin e il secondo proprio qui alla North West due anni fa – rappresentano la storia delle corse su strada e l'icona del pilota eroe come viene visto dalla gente di qui. Due giardini posti l'uno di fianco all'altro ne commemorano le figure e le gesta sportive e, poco lontano, un piccolo museo raccoglie alcuni cimeli, racconta la loro avventura e quella degli altri idoli. I motociclisti vengono qui, portano dei fiori o anche solo un saluto ai due illustri caduti e poi si fermano al bar dedicato a Joey, considerato da tutti “the king of road races”. Si radunano a centinaia e fanno la spola tra qui e la zona della gara, sulla costa.
Così facciamo anche noi e torniamo a Portstewart per gironzolare nei paddock. Facciamo qualche chiacchiera in giro, cerchiamo di capire chi sono i favoriti per ogni categoria. Giriamo nell'accampamento - perché di questo si tratta - dove vivono i piloti per tutta la settimana della gara. Un camper, una roulotte o, in molti casi, una tenda e il sedile di un'auto, un gazebo con dentro la moto smontata e pezzi sparsi qua e là, ma sempre con ordine.

Incontriamo Stefano Bonetti, uno dei due piloti italiani che domani correranno la North West e ci facciamo raccontare un po' di cose sulla corsa e su di lui, sul perché un ragazzo debba partire da Bergamo con un camper per venire fin quassù per correre, ma questo, a voi, lo racconto un'altra volta perché ora si è fatto tardi e domani è il grande giorno.
La chiusura delle strade ci impone di raggiungere la zona della gara di buon'ora, per cui, buonanotte.

Nella foto, "the dark hedges", uno degli spettacoli più incredibili della campagna irlandese, un intreccio fiabesco di rami nei pressi di Ballymoney. E se guardate bene, in fondo, quel punto nero per terra è il nostro fotografo Max, in piena estasi creativa.

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